Gli spazi legati alla fotografia, reinventano l’antico edificio di fronte a Gamla Stan.
Esiste un luogo in cui rifugiarsi, durante una frizzante giornata autunnale spazzata dal vento del Baltico, ad ammirare il profilo di Gamla Stan? Certamente si, il ristorante del Fotografiska!
Se c’è un luogo, da cui poter guardare lo storico quartiere della città di Stoccolma, facendosi cullare dal trascorrere delle nuvole che si riflettono sull’acqua, questo è sicuramente il ristorante del Fotografiska, all’interno del rinomato museo di Stoccolma.
Un contemporaneo concept building, organizzato a 360 gradi intorno al tema della fotografia, occupa gli spazi dell’antico edifico, destinato al controllo doganale delle merci, realizzato nel 1906 secondo il progetto, in stile Art Nouveau, dell’architetto Ferdinand Boberg (noto anche per aver progettato la Nordiska Kompaniet, il più rinomato grande magazzino di Stoccolma, e Rosenbad, edificio che ospita il Cancelliere del governo svedese).
All’esterno, si presenta come un manufatto monolitico, dalle severe facciate rivestite in mattoni – originali dell’epoca – sulle quali si aprono ampie aperture incorniciate da serramenti color nero.
Certamente un edificio icona, seppur non appariscente, sapientemente riconvertito alla sua funzione attuale secondo il progetto dello studio Space nel 2010, anno della sua inaugurazione. Gli architetti danesi hanno saputo leggerne attentamente la sua vocazione monumentale ed enfatizzare strategicamente, come elemento architettonico rappresentativo, la sua consolidata posizione geografica; incastonato là, dove il Mar Baltico entra in contatto con il Lago Mälaren formando la suggestiva baia di Riddarfjärden.
Il Fotografiska – che si sviluppa su una superficie totale di 5500 mq, con uno spazio espositivo di circa 2500 mq – oltre ad essere considerato il maggiore è più fervido centro culturale della Scandinavia, dedicato alla fotografia (ogni anno organizza infatti ben 4 esposizioni dedicate a fotografi di caratura internazionale e 20 mostre a fotografi minori, con un numero di visitatori che sfiora la cifra di 500.000 all’anno), organizza corsi e workshop, offre momenti dedicati alla musica e degustazioni culinarie.
All’ultimo piano, è possibile accedere allo spazio dedicato al bar e al ristorante dove, in un ambiente accogliente con luci soffuse e arredamento dalle tinte scure in stile scandinavo, si possono degustare eccellenti piatti firmati dallo chef che, nel 2015, si è aggiudicato il prestigioso premio Gulddraken come migliore ristorante dell’anno.
Nicola Rovere