La Toscana vicina di casa

Secondo me il caso non esiste. Vi è mai capitato di sbagliare strada e “casualmente” incontrare quel qualcuno che non vedevate da anni oppure accorgervi di essere nel posto giusto al momento giusto senza aver programmato nulla? Tutto ciò non può essere considerata una semplice coincidenza. Il destino a volte ci mette lo zampino e noi facciamo il resto.

Pietrasanta, ad esempio, mi è venuta in mente così, senza motivo e all’improvviso. Per giorni il suo nome echeggiava nella mia mente, fino a quando,  cedendo a quel sussurro nell’orecchio,  delicato ma insistente,  ho scoperto un posto bellissimo.

Vi racconto di un breve giro in Versilia che include anche Pietrasanta, quella in campagna. Ho viaggiato con un’amica, abitiamo entrambe in Liguria terra pittoresca e di Riviera che non ha nulla da invidiare a nessuno ma si sa , l’erba del vicino è sempre più verde

Scegliamo di partire una domenica mattina di luglio nonostante il clima  torrido, in macchina si chiacchiera ascoltando Mario Biondi che fa subito vacanza. Da Genova alla Versilia è un davvero un attimo.

Arriviamo in tempo per il caffè di metà mattina, ad accoglierci un cielo estivo che è una enorme tenda blu senza nemmeno una nuvola.  

Nelle piccole vie che contornano il centro di Forte dei Marmi imperano maestose le bouganville in tutte le sfumature del magenta,  esplose qua e là come fuochi d’artificio.  Passeggiando al mercato della domenica,  incontriamo alcuni amici genovesi attratti anche loro dallo shopping dei banchetti e dalle chiacchiere in prima fila al bar, consuetudine obbligatoria e rilassante oltre che punto di vista privilegiato per osservare lo struscio del mattino.

A Forte si trovano negozi belli come a Milano e bella gente ma anche tanto, tanto relax.  La Versilia di giorno è elegante, rilassante, silenziosa al punto giusto e offre spazi diversi dalla mia Liguria grazie alle pinete che sfiorano il mare e alle infinite passeggiate ciclabili ampie e rettilinee.

Ma é nelle ore più calde che le biciclette si fermano, le strade si fanno deserte e le spiagge lunghe fino all’orizzonte si animano. C’è chi sta al sole tutto il giorno, chi invece preferisce l’ombra delle proprie tende con un buon libro in mano.  Ognuno a modo suo, si gode l’estate a lungo desiderata e meritata. Noi, controtendenza, dopo il pranzo ci dirigiamo verso il verde.

Volendo rimanere fuori un paio di giorni, mi ero premurata di prenotare un bed and breakfast proprio a Pietrasanta, selezionando  l’opzione “di charme”.

Il web mi propone il Casale 1918 https://instagram.com/casale1918?igshid=MzRlODBiNWFlZA== che immediatamente cattura la mia attenzione. La scelta si rivelerà quella giusta poiché si tratta di una struttura dalla bellezza immediata, dai particolari non banali, curatissimo e arredato con sentimento.

È una casa antica, di famiglia, ristrutturata da pochissimo. Un restauro conservativo che non nasconde il fascino delle vecchie case di campagna di una volta. Travi a vista, muri di pietra e una piscina nuova di zecca col prato intorno che si trasformerà per due giorni nella nostra spiaggia preferita, esclusiva, silenziosa.

Elena, “la padrona di casa” è molto gentile e sorridente. Ci indica la camera dandoci appuntamento per il giorno dopo a colazione che sarà all’aperto,  dove una leggera brezza dispettosa, farà suonare le foglie dei grandi alberi.

Stupendo.

Ma è all’imbrunire che Pietrasanta diventa un posto davvero magico. Nella bella piazza del Duomo ammirando lo splendido campanile incompiuto in  mattoni rossi, si cammina fra  classiche statue in marmo e  creazioni di arte contemporanea mentre un tramonto generoso tinge d’oro la grande facciata e i volti dei passanti.

Le vie che compongono il centro storico sono tre, certo  non è Manhattan,  ma quel che conta qui è la sostanza e una forte personalità che si percepisce all’istante.

Curiosando qua e là  scopro negozi vintage e moltissime gallerie d’arte. La piccola Atene come viene soprannominata Pietrasanta, è spettacolare.  Fernando Botero, Igor Mitoraj e Arnaldo Pomodoro sono solo alcuni dei nomi prestigiosi che hanno scelto Pietrasanta per esporre le proprie opere.

Lungo le piccole vie anche gli atelier di moda e di cose belle sono tanti e si fondono in un insieme armonioso che si offre spontaneamente,  senza manierismi.

Scrigni segreti che una volta varcata la soglia, si offrono in tutta la loro intimità, rivelando una ricercatezza rara e una personalizzazione mai banale.

Ognuno è un capolavoro, uguale a nessun altro, tutti pezzi unici.

Emanuela Marchesini https://instagram.com/emanuela_marchesini_interiors?igshid=MzRlODBiNWFlZA==,

Luca Ferrari https://instagram.com/lucaferraripietrasanta?igshid=MzRlODBiNWFlZA==,

Memorie https://instagram.com/memoriehomestore?igshid=MzRlODBiNWFlZA==,

Paolo Milani https://instagram.com/paolomilani271271?igshid=MzRlODBiNWFlZA==,

ecco le vere eccellenze di Pietrasanta. Entrando nelle loro “botteghe” iconiche, conosciamo professionisti geniali che grazie alle loro intuizioni e  allo sconfinato buongusto permettono a tutti di vivere un’esperienza sensoriale.

Questi santuari della bellezza devono essere visti e rivisti perché hanno ciascuno un’anima diversa che si esprime e si trasforma a seconda dell’umore di chi li governa e delle stagioni.

Entro col garbo che adopererei se entrassi agli Uffizi.

Vengo immediatamente rapita dai colori delle pareti, dalle piante lussureggianti che spiccano il volo da piccole corti segrete. Rimango incantata dai magnifici ritratti di Geishe stanche, dalla bellezza dei grandi lampadari a gocce che interrompono soffitti importanti. Poi la penombra,  i cuori votivi, gli specchi morbidi dal sapore antico, i candelabri. In vetrina,  manichini vanitosi indossano abiti sartoriali da gran sera impreziositi da passamanerie di rara bellezza mentre la musica jazz si spalma sui pavimenti scricchiolanti.  

Questa è Pietrasanta, la culla toscana dell’arte scultorea ma anche della bellezza pura, quella da portarsene un pezzetto a casa in una tazza di porcellana o in un grembiule di lino stropicciato, in un soprammobile antico o semplicemente in un profumo che aiuterà a evocare il ricordo di quelle sensazioni potenti.

Per cena si sceglie l’Enoteca Marcucci che è sempre una garanzia oltre che un luogo di incontri. https://instagram.com/enotecamarcucci?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Passiamo la serata in questo posto davvero unico e affascinante, Michele ci accoglie con gentilezza e cordialità. Qui troviamo il datato, quello che racconta cose, quello della tradizione, quello bello. Il pavimento poi, è bellissimo. Sono migliaia le etichette importanti che fanno da sfondo a ogni serata adornando le pareti come la più preziosa delle tappezzerie.

Il lungo tavolo conviviale in legno ne ha vista di gente e anche oggi è occupato da commensali casuali che intrecciano storie sussurrate e risate fragorose aiutate da un ottimo bicchiere di vino. Il cibo è sublime, tutto senza difetti. Si esce con la voglia di un’altra serata così.

Il giorno successivo passa presto, fra un tuffo in piscina, sole, musica, relax, un caffè e tante chiacchiere al femminile. La  prima colazione era ottima, servita tra grandi vasi di fiori ed erba tagliata corta su cui passeggiare scalzi.

Nel pomeriggio, sconfiniamo fino a Viareggio.

La passeggiata sul classico lungomare ci dà il benvenuto con edifici in stile Liberty.  Sembra di passeggiare in un tempo lontano, non contemporaneo. I tanti Bagni allineati sulla immensa spiaggia sono rimasti fermi negli anni che furono. Chiudendo gli occhi sembra di ascoltare ancora il jukebox che ha fatto da sfondo a tante serate facendo innamorare intere generazioni.

Gli edifici dai colori pastello si tingono finalmente d’oro grazie a un  tramonto davvero immenso. I nostri occhi catturano tutta la bellezza dei particolari,  camminiamo guardando fisso l’orizzonte.

All’improvviso, rimaniamo colpite da una vetrina che propone cuffie da bagno con margherite. Sì, cuffie da bagno di gomma, quelle che indossavano le pin up nei favolosi anni Cinquanta. Sono allineate in bellavista in una vetrina esterna, una vecchia bacheca appesa al muro.  È una sensazione di ritorno al passato, un dejà vu fortissimo.

La nostra breve vacanza volge al termine, ultima sera nella country chic Pietrasanta non senza una velata nostalgia.

Che bella terra è la Toscana che offre tutto: una lunga costa affacciata al mare, il verde delle pinete, le spiagge sabbiose, le Crete senesi che sembrano quadri o le cave di marmo sulle Alpi Apuane che sembrano neve.  

Pensate alle piccole isole toscane  adagiate nel mare cristallino e alle città rinascimentali, custodi di un patrimonio di inestimabile valore che tutti vorrebbero avere.

È la terra perfetta, è l’Italia nel mondo, la cultura nella cultura, fatta di  cibo buonissimo,  di vini prestigiosi e di storia. Gente sincera, goliardica, colta ma anche così elegantemente ruvida.

Da quella volta, Pietrasanta è diventata uno dei miei posti nel mondo.

La Toscana vicina di casa, come  la chiamo io,  quel pezzo di Toscana che sfiora la Liguria e che mi accoglie quando ho bisogno di scappare, quella che amo ricambiata e che mi fa stare bene.

“Quel che mi piace è Pietrasanta: bellissima cittadina,
con piazza unica, una cattedrale da grande città,
e, sfondo, le Alpi Apuane. E che paese all’intorno!
che monti, che verde, che ombre, che fiumi,
che ruscelli risonanti freschi sotto i castagni e gli olivi fra il verde”

Giosuè Carducci.

Viaggiatrice