Una Cabinovia Alla Fine Del Mondo

Era il Febbraio del 2018 quando ho avuto il privilegio di trovarmi a Phu Quoc, la maggiore delle isole del Vietnam, ed assistere all’inaugurazione della Hon Thom Cable Car, la cabinovia più lunga del mondo.  

Quest’opera parla un po’ italiano, non soltanto perché l’azienda austriaca che l’ha costruita si è avvalsa per realizzarla del know how e della manodopera della sua succursale bolzanina, ma anche e soprattutto perché la maggior parte dei suoi visitatori nei primi mesi di attività erano turisti italiani. Infatti mi trovavo la, coadiuvato da una meravigliosa squadra di colleghi italiani e vietnamiti, a coordinare le operazioni del primo charter messo in piedi dal principale gruppo turistico italiano in collaborazione con il corrispondente locale per il quale lavoravo. Il charter, nel corso di venti settimane, ha portato sull’isola alcune migliaia di nostri connazionali.

Subito dopo l’inaugurazione, si è pensato di organizzare un’escursione ad hoc, che ha riscosso un enorme successo tra i numerosi partecipanti, curiosi di vivere un’esperienza così particolare.

La cabinovia collega la cittadina di An Thoi, porto commerciale situato all’estremità meridionale di Phu Quoc, con l’isola di Hon Thom, conosciuta anche con il nome turistico di Pineapple Island.

La distanza record tra le due stazioni capolinea è di 7.899,90 metri, che vengono percorsi in circa 15 minuti con una velocità massima di circa 30 chilometri all’ora. La capienza massima raggiunge i 5.500 passeggeri all’ora in ciascuna direzione. Le 70 cabine hanno 24 posti a sedere e 6 posti in piedi, e sono dotate di un generatore azionato dalle ruote del carrello che alimenta i sistemi di illuminazione e comunicazione di bordo, garantendo la massima sicurezza ai passeggeri.

Il percorso in cabinovia è un’esperienza decisamente affascinante. Durante il tragitto, la funivia passa sopra Hòn Rỏi e Hòn Dừa, due isole che fanno parte dell’Arcipelago di An Thoi, famoso per i suoi colori accecanti che variano dal verde smeraldo al blu cobalto, e considerato il miglior posto di tutto il Vietnam per praticare snorkeling e diving. I passeggeri possono assistere, da un’altezza che raggiunge i 165 metri sopra il livello del mare, a uno spettacolo che rimane impresso nel cuore, ambientato in un paesaggio marittimo costellato dalle minuscole isole circondate dalla barriera corallina e dalle imbarcazioni dei pescatori intenti a svolgere le proprie attività.

La destinazione finale è sede di uno stabilimento di giochi acquatici e di una struttura balneare dotata di ogni comfort, compresi due ristoranti. Il tutto fa parte della riserva della biosfera di Kien Giang, inserita nel 2006 dall’Unesco nell’elenco World Biosphere Reserves, che tutela ben 42 specie marine (animali e vegetali) che sono a rischio di estinzione. Dopo una giornata trascorsa in totale relax a Pineapple Island, il modo migliore per concludere l’esperienza della Cable Car, è sicuramente quello di effettuare il tragitto di rientro a Phu Quoc nei minuti che precedono il tramonto (generalmente intorno alle 18:00): si potrà così osservare, condizioni meteo permettendo, il più spettacolare dei tramonti sul mare, quando il sole di un rosso abbagliante sembra immergersi dolcemente nelle accoglienti acque del Golfo del Siam.

Daniele Cugurullo