Dobbiaco ed il Lago di Breis: il Trentino come non lo avete mai visto!

Ore 06.00… pronti, partenza, via!

Partimmo una fresca mattinata di metà Settembre; quelle tipiche giornate semi-autunnali caratterizzate da una pioggerellina fine che ti rinfresca il viso.

Il pullman era lì, pronto ad aspettarci per farci vivere una splendida avventura in Trentino Alto Adige. Eravamo un bel gruppo formato prevalentemente da persone di metta età, ma, come si sa, sono proprio quelle “carovane” con cui hai la sicurezza di divertirti e ridere tutto il giorno!

Il viaggio che ci attendeva per giungere alla prima destinazione era di circa 5 ore, quindi, una volta accomodati tutti i partecipanti sul bus, decisi di riposarmi un po’, aspettando il momento di vivere al massimo la giornata che ci attendeva.

Giungemmo verso le 11.00 a Dobbiaco, una piccola cittadina trentina in provincia di Bolzano, sopranominata anche “la porta sulle Dolomiti” grazie alla sua altezza di circa 1250 metri sopra il livello del mare. Purtroppo, causa maltempo, non riuscimmo a scorgere le famose “Tre Cime di Lavaredo”; la cui parte settentrionale appartiene proprio al piccolo comune. Il tempo non era proprio dei migliori, ma non ci scoraggiammo e iniziammo a scrutare le bellezze architettoniche che il paese ci regalava.

Iniziammo col visitare in primis il “Castello Herbstenburg” situato proprio al centro della cittadella. Anticamente, nel 1500, fù la residenza dei Fratelli Herbst e durante il passare del tempo passò sotto vari locatari fino ad arrivare ad oggi di cui ne è la proprietaria la Famiglia Bossi – Fedrigotti. Purtroppo non potemmo visitare gli interni, essendo una struttura privata, ma ricordo benissimo che già le mura esterne elogiavano tutto il suo fascino! Caratterizzato da torroni angolari e da particolari finestre e portoni dipinti di un rosso mattone e giallo, ti catapulta letteralmente a vivere nei secoli passati.

Successivamente, proprio a pochissimi passi dalla fortezza, visitammo la storica “Chiesa di san Giovanni Battista”.
Beh…che dire… già dall’esterno tipicamente in stile barocco potemmo immaginare lo splendore che ci avrebbe atteso una volta oltrepassato il portone.

E fu proprio così… un’unica navata ti accompagna direttamente all’ altare maggiore costruito da Perger. Un incanto! Nelle pareti laterali potemmo osservare moltissime opere, tra cui “Il Battesimo di Gesù Cristo” di Zeiller del 1769 e sul soffitto “Le Storie della vita di San Giovanni Battista”.

E non era tutto… una volta giunti a metà della navata… ci girammo e, proprio lì davanti a noi, un bellissimo organo. Un altro particolare che mi incuriosì molto furono le panche tutte interamente in legno intagliato a mano. Veramente eccezionali!

Uscimmo dalla bellissima chiesa che erano ormai quasi le 13.00, quindi decidemmo di sostare per un brevissimo pranzetto al sacco. Fortunatamente il tempo ci diede una tregua e un tiepido sole ci riscaldò durante la pausa.

Terminammo di pranzare e partimmo poi all’insegna del famoso “Lago di Breis”, distante circa una mezzoretta da Dobbiaco.

Arrivammo e… lo spettacolo era lì, davanti ai nostri occhi!

Quanta bellezza in questo meraviglioso lago interamente circondato dalle montagne… e il suo colore… cristallino…. emozionante! Situato a circa 1490 metri sopra il livello del mare, appartiene al Comune dell’omonimo paese.
Purtroppo non riuscimmo a “girarlo” interamente (causa la ricomparsa della pioggia), anche se solitamente con il bel tempo in circa 2 ore lo si visita.

Noi ci soffermammo ad osservare incuriositi la famosa palafitta utilizzata anche in una nota fiction televisiva italiana. Veramente particolare!

Incantevole è anche il bellissimo Hotel Pragser Wildsee direttamente sulla sponda del lago, esistente dal 1899. La pioggia si fece sempre più insistente e forte, quindi decidemmo di ripararci in un piccolo chioschetto poco distante dalla struttura alberghiera, in attesa dell’ora di ritorno.

Erano le 16.30 quando, con molta felicità ma anche amaritudine, lasciai il Trentino Alto Adige, convinta che tanto, prima o poi, sarei tornata e che la mia avventura nel fantastico Paese montano non sarebbe di certo terminata lì!

Tiffany Verzeni

Viaggiatrice