Seychelles: Un viaggio fortunato

Un agente di viaggi conserva nel suo personale bagaglio di esperienze tanti ricordi a cui attingere per raccontare un viaggio che gli è rimasto nel cuore.

In questo articolo vi voglio parlare di un viaggio fortunato. Non posso chiamarlo in altro modo. Lo capirete se continuate a leggere quanto vado a raccontare.

Nel passato di noi agenti di viaggi ci sono ricordi di bellissime serate che noi chiamavamo di lavoro, ma in realtà erano delle occasioni per vivere momenti anche molto esclusivi. Eravamo quasi dei privilegiati in quanto il nostro ruolo era fondamentale nella scelta dei viaggi da parte delle persone che non avevano altre fonti a cui attingere, come avviene oggi. Eravamo coccolati da compagnie aeree, enti del turismo, catene alberghiere.

In una di quelle serate, la mia agenzia fu invitata a una cena di gala organizzata dall’Ente Turismo Seychelles presso l’Hotel Quirinale, albergo storico di Roma in via Nazionale. Quasi sempre quelle serate, dopo l’ora di formazione che comunque era affascinante in quanto ci venivano proposte mete da cui trarre ispirazione per i nostri clienti, si concludevano con la cena e al termine arrivava il momento più atteso.

Tra i presenti saliva l’adrenalina perché venivano estratti dei premi che quasi sempre corrispondevano a dei viaggi o a gadget di valore. Devo ammettere che quello era anche un periodo per me fortunato in quanto mi capitava spesso di essere sorteggiato, ma mai avrei potuto pensare che al momento di estrarre il primo premio di quella serata, venisse pronunciato il mio nome. In cosa consisteva quel premio?

In un viaggio comprensivo di volo diretto (a quei tempi  l’Air Seychelles aveva voli da Milano e Roma per l’aeroporto di Mahé), trasferimento e soggiorno in camera singola all’Emeralde Cove, esclusivo resort nell’isola di Praslin.

Il premio lo vinsi a settembre. A dicembre andai a Cuba, rientrai per le feste natalizie e nella seconda metà del mese di gennaio partii per il mio viaggio fortunato. Ero consapevole che stessi  andando in un posto dove la mia presenza da single poteva apparire inopportuna (essendo le Seychelles una meta soprattutto per viaggi di nozze e per coppie in cerca di romanticismo), ma non è che mi potessi creare questo tipo di problema, in confronto all’opportunità che mi veniva concessa.

Volo molto confortevole, con  l’emozione che andava crescendo di ora in ora. Il mio sguardo  era quasi incollato al monitor di bordo che segnalava le ore e le miglia che mancavano per arrivare in quel luogo che tutti quelli che c’erano già stati lo paragonavano al Paradiso.

Volammo di notte, atterrai all’aeroporto di Mahé  la mattina successiva. Già in fase di avvicinamento e di atterraggio mi resi conto che stavo arrivando in un posto che mi avrebbe dato sicuramente dei ricordi che sarebbero stati incancellabili.

L’aeroporto internazionale mi accolse con quell’atmosfera gioiosa e tranquilla che si  respira in quei luoghi, intrisi di calma, di relax, di pace. Per raggiungere Praslin, dovevo proseguire con un volo interno. Volammo con un piccolo aeromobile. Mentre l’aereo stava alzandosi in volo, il cielo si rannuvolò e cominciò a piovere fortemente. Cominciai un dialogo interno con me stesso della serie “lo sapevo che la pioggia avrebbe rovinato il mio viaggio fortunato”.

Improvvisamente, come spesso accade nei paesi tropicali, dopo una decina di minuti, proprio nel momento in cui l’aereo aveva raggiunto il punto più alto che gli era consentito, uno squarcio di sole si fece largo tra i nuvoloni. I miei occhi rimasero incantati da quello che stavo osservando dal finestrino.

Era come se la mano di Dio si fosse sbizzarrita nel creare quel mondo che io stavo guardando da lassù.

Atterrammo su una minuscola pista, in mezzo alla vegetazione straordinaria di quell’isola.  Ad attendermi trovai l’assistente che mi stava aspettando per il trasferimento al porticciolo da cui una barca veloce mi avrebbe portato nel piccolo atollo in cui sorge l’albergo (Anse la Farine).

Di nuovo tanta pioggia durante il trasferimento, ma tanto ero affascinato da quello che stavo vedendo,  che quella la pioggia scrosciante diventava un elemento della natura, ben inserita in quel verde scenario. Arrivato in albergo, mi presentai alla reception per le formalità di rito e mentre l’assistente mi stava spiegando come fare per i teli da mare, accadde un episodio in tipico stile film di Carlo Verdone. Appoggiati al banco c’erano un uomo ed una donna, forse in preda ad un attacco di noia per la pioggia persistente. Lui in tipico stile romano se ne uscì dicendo “ma daje l’asciugamani pe riparasse” e quella frase, come rito di benvenuto, non la dimenticherò più.

Dopo le formalità di accettazione, presi possesso del mio spazioso bungalow, completamente immerso nella vegetazione. La prima cosa che feci fu andare alla scoperta della baia dove avrei dovuto trascorrere la settimana. Ricordo che mi sedetti sulla spiaggia a contemplare lo spettacolo che si mostrava ai miei occhi e nel giro di pochi minuti raggiunsi uno stato di totale rilassamento, immerso in una tempesta di sensazioni.

Le giornate che trascorsi in quel posto erano contrassegnate da una calma assoluta e scandite dallo scorrere del tempo, accarezzato dai raggi del sole che si faceva largo tra le nuvole, regalandoci scenari degni della mano di un grande pittore. Spiaggia bianchissima, mare di una trasparenza incredibile, rocce granitiche a far da cornice a quello scenario.

Il ristorante dell’albergo ci deliziava ogni giorno con una varietà gastronomica di alto livello in un mix di sapori che esaltavano il gusto del cibo che ci veniva preparato dalla chef del resort.

In quella settimana l’albergo era occupato da alcune coppie in viaggio di nozze che ovviamente non capivano il motivo del mio soggiorno in quel posto, da solitario. Fui costretto a svelare la mia identità e a confessare il perché stavo lì. Mi fecero sentire a mio agio e anche grazie alla mia capacità di adattarmi alle varie situazioni, trascorremmo delle giornate e delle serate indimenticabili.

Ci si ritrovava a parlare, a ridere, a fare tornei di beach volley o di calcetto in spiaggia. Durante la settimana non mancarono delle interessanti escursioni.

Visita dell’isola di Praslin con la Vallé de Mai

Con la barca veloce raggiungemmo Praslin. All’arrivo ci attendeva un piccolo pulmino per raggiungere la Vallé du Mai, parco naturalistico dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Si merita a pieno titolo di essere definita il “Giardino dell’Eden”. Tra le tante particolarità di questo meraviglioso parco ci sta il “Coco de Mer”, palma da cocco dai particolarissimi frutti.

Sono circa 1500 gli esemplari di questo albero che crescono nel parco. Gli alberi hanno un’altezza massima di 30 metri e possono vivere fino a 300 anni. La vera peculiarità di questa palma è il frutto, che può arrivare a pesare fino a 25 chili, la cui noce a forma di cuore è la più grande al mondo.

Il frutto era ambito nel passato dalle corti di tutto il mondo, che proprio per la sua forma a cuore lo ritenevano di buon auspicio per gli sposalizi reali.

Tour di Praslin in bici

Un divertente modo di visitare l’isola. Noleggiare una bici e percorrere le tranquille strade dell’isola in un ambiente naturale di estremo fascino, incontrando le persone del luogo, arrivando a delle baie incredibilmente belle. Queste sono le escursioni che ho potuto fare io ma le Seychelles offrono tante possibilità di attività e di escursioni  di terra e di mare per andare alla scoperta di questo meraviglioso arcipelago.

In quei miei fortunati sette giorni, ho veramente toccato il massimo dell’esaltazione dei sensi, ho capito cosa possa significare il distacco da tutto.

Immergersi  in un mare incomparabile e immergersi totalmente in sé stessi, ritrovando una pace, una calma che ti resteranno addosso per lungo tempo, quando si tornerà alle normali abitudini di tutti i giorni.

Informazioni utili

Le Seychelles sono un arcipelago di 115 isole situato nell’Oceano Indiano a nord del Madagascar, all’altezza del Kenya. Sono senza dubbio tra le mete più gettonate per i viaggi di nozze e le fughe romantiche. per il suo clima, le sue spiagge, il mare ed il rilassante ritmo di vita ad essi legato. Possono anche essere meta di vacanze per famiglie in quanto le strutture alberghiere offrono servizi adeguati  per questa tipologia di viaggiatori.

Gli amanti del lusso e dell’esclusività possono contare sulla presenza di alberghi prestigiosi posizionati in scenari da sogno con un’offerta di servizi per soddisfare ogni tipo di desiderio. Per chi preferisce una vacanza più autonoma, desideri avere più contatto con le persone del posto, negli ultimi anni sono aumentate le offerte di alloggi privati, adatti per chi cerca una maggiore libertà. Spesso questi alloggi non sono vicini alle spiagge (fermo restando che le distanze in queste isole non sono mai eccessive) ed è consigliabile noleggiare una vettura o delle bici. Le Seychelles non sono adatte per chi cerca il “villaggio turistico all inclusive cucina italiana”.

Delle 115 isole quelle più frequentate dai viaggiatori di tutto il mondo sono prevalentemente Mahé che è l’isola più grande, Praslin e La Digue. Si consiglia di effettuare un soggiorno che preveda una distribuzione ottimale tra le tre isole. Ognuna di esse ha delle sue particolarità e sono base di partenza per escursioni di terra e di mare per andare a conoscere anche altre isole.

Quando andare alle Seychelles? La posizione dell’arcipelago delle Seychelles vicino all’Equatore e l’influenza dei venti Alisei rendono il clima di queste isole di tipo tropicale. Le temperature subiscono minime variazioni durante le stagioni, piacevoli tutto l’anno, si aggirano mediamente intorno ai 28-30 gradi. I due venti Alisei che soffiano sulle isole in tempi diversi provengono da nord-ovest e da sud-est. I primi soffiano da novembre ad aprile e sono più leggeri ed umidi, mentre quelli da sud-est soffiano da maggio ad ottobre e sono più intensi e freschi e pertanto in questo periodo sono preferibili le località a nord o nord-ovest. Nei periodi di calma tra i due venti, ad aprile-maggio ed ottobre-novembre, il mare è calmo e quindi perfetto anche per lo snorkeling e le immersioni, permettendo di ammirare la fantastica barriera corallina che circonda queste isole.

Tornando all’influenza dei venti monsonici, le stagioni presenti alle isole Seychelles sono due.

  • Una più umida e piovosa soprattutto da novembre ad aprile, con brevi acquazzoni e quindi anche durante la stagione umida l’isola è praticabile per una vacanza di sole.
  • Una seconda stagione, da maggio ad ottobre si presenta secca e leggermente più fresca.

Il periodo migliore per un viaggio alla Seychelles è durante la nostra primavera (aprile, maggio) o l’autunno (ottobre, novembre), così da evitare le piogge di dicembre, gennaio e febbraio ed i venti intensi di luglio ed agosto. In questo articolo ho cercato di dare delle prime informazioni per un vostro eventuale viaggio alle Seychelles e vi rimando al sito “le Seychelles un altro mondo”.

Il consiglio che mi permetto di darvi è quello dii affidarvi ai professionisti del settore (il vostro consulente, la vostra agenzia di viaggi) che sapranno indicarvi tutto quanto necessario per la migliore riuscita del vostro viaggio, individuando le isole e gli alberghi più consoni alle vostre aspettative e al budget di spesa. Di seguito il link che rimanda al mio sito: Santo David – Consulenza per i tuoi viaggi.

Che dirvi se non augurarvi di poter anche voi avere la fortuna di scoprire il meraviglioso mondo delle Seychelles.

Santo David

Agente di Viaggi