Ero di passaggio a Singapore quel giorno. Arrivato dall’isola di Bintan in Indonesia e in partenza per l’isola di Batam, sempre in Indonesia, il giorno seguente. Sono arrivato nel pomeriggio, in quell’ora in cui il buio ormai sta per dare il cambio alla luce del giorno. Non ero stanco, e mi sono piacevolmente incamminato al preciso scopo di fare una passeggiata fotografica nella zona di Marina Bay. Si tratta di una zona interamente recuperata dal mare e che non ha moltissimi anni di vita. Singapore investe moltissimo per comprare terra ogni anno, allo scopo di estendere i suoi confini. É una città in continua evoluzione che non smette di investire per la sua grandezza, in tutti i sensi, aggiungo io. Il complesso di Marina Bay, prende il nome dal noto Hotel di Lusso Marina Bay Sands, che ormai si è aggiunto ai tanti luoghi simbolo presenti nella città. Inaugurato nel 2010 con le sue tre torri, alte 191 metri, unite tra loro da una piattaforma che ha la sagoma di una barca e che sembra essere stata delicatamente appoggiata sul tetto. Su questa piattaforma è stata collocata la piscina a sfioro più alta al mondo, e questa è certamente una delle piscine più emozionanti in cui poter nuotare, anche perché oltre al brivido dell’altezza, si può godere di un’eccezionale vista panoramica della città. L’accesso alla piscina però, è concesso solo a coloro che soggiornano in Hotel, ma per tutti gli altri c’è la possibilità di bere qualcosa al bar che si trova sempre vicino alla piscina e che è diventato anch’esso un punto di riferimento che richiama centinaia di visitatori ogni giorno. Il percorso della mia passeggiata ha inizio dalla zona di Clarke Quay, un canale storico dove un tempo venivano ormeggiate barche di piccolo cabotaggio adibite alla pesca o al trasporto di merci.
Questa zona è stata trasformata nel paese dei balocchi: decine di ristoranti, pub e grandi magazzini, giostre ed intrattenimento a tutte le ore, l’hanno resa uno tra i luoghi più imperdibili della città.

Scegliere su quale dei due lati camminare per iniziare la nostra passeggiata da Clarke Quay in direzione del Marina Bay Sands Hotel è il primo dubbio che ti assale. Il lato sinistro del canale guardando in direzione di Marina Bay è dove sono concentrati il numero maggiore di locali. Tutti distribuiti a breve distanza uno dall’altro dai quali esce un frastuono di musiche che si sovrappongono, quindi, per quanto possa apparire fastidioso vi assicuro che anche il lato più divertente, certamente quello più affollato. Dal lato opposto, invece, ci sono più ristoranti e molti meno pub e la sensazione è che l’ambiente sia molto più tranquillo, ma qualsiasi lato preferiate sappiate che potrete scegliere di farli entrambi alternando un lato in andata e l’opposto al ritorno. La camminata è piacevole, i marciapiedi sono molto ampi e perfetti per una passeggiata anche in presenza di molte persone, anche perché in questa zona non vi possono accedere le macchine. Quella sera scelsi: la calma, e mi avviai partendo da Alkaf Quay, il luogo da cui parte un ponte colorato e pedonale che unisce i due argini. La prima parte del percorso ti fa passare comunque davanti a decine di ristoranti distribuiti in casette tipiche e tutte uguali. Questa zona si chiama Boat Quay, è la zona in cui si trovano edifici molto antichi che sono stati ristrutturati e che un tempo erano dedicati per le rimesse delle barche o per lo stoccaggio di merci, e per questa ragione hanno tutte la stessa forma. Questo tragitto, volendo, lo si potrebbe fare anche in barca facendo una River Cruise. Ci sono infatti diverse tipologie di servizi che permettono di scegliere tra il semplice trasporto o per crociere con guida parlante inglese o anche barche in cui è possibile fare elegantissime cene. Quella sera non mi feci tentare e proseguii a piedi.
Dopo aver superato Boat Quay si arriva ad uno spazio molto moderno. Altissimi grattacieli circondano un bellissimo edificio antico che si affaccia sul canale. Si tratta del vecchio ufficio postale edificato nel 1829 e trasformato nel 1997 nel lussuoso Fullerton Hotel. Nella notte questo edificio assume ancora maggiore prestigio e fascino per le bellissime luci che mettono in risalto la sua vittoriana architettura. A questo punto, superato il Fullerton Hotel, si deve fare un po’ di attenzione e seguire un tortuoso percorso per attraversare Esplande Drive, la strada che per un week end all’anno, diventa un tratto del percorso cittadino del Gran Premio di Formula 1. Una volta arrivati nella Baia di Marina Bay, lo spettacolo paesaggistico che si presenta davanti agli occhi è ancora più impressionante. Le torri colorate ed illuminate del Marina Bay Sands Hotel e tutti gli edifici che compongono il ricchissimo complesso, sono un vero spettacolo di luci alla sera. Alla vostra destra dovrete sottostare ad uno dei rituali fotografici obbligatori che offre la città. Si tratta della foto alla fontana del “Merlion”. Una statua con testa di Leone e corpo di Pesce, realizzato nel 1966 e da allora, è il simbolo delle città di Singapore. Il nome deriva dalla fusione della parola inglese Mermaid (Sirena) con la parola Lion (Leone). Il corpo del pesce vuole rappresentare le origini della città, anticamente infatti altro non era che un villaggio di pescatori, mentre la testa deriva appunto dal nome della città che un tempo veniva chiamata: “Regno di Singapura” che in sanscrito significa letteralmente: Regno del Leone. La foto non sarà super creativa ma è come andare a Venezia e non fotografare San Marco, quindi la foto anche in questo è d’obbligo. Da qui si prosegue percorrendo un ponte che ci porta al complesso in cui si trovano Teatri e diversi ristoranti, la zona di prende il nome dalla via che scorre alle spalle e si chiama Esplanade Theatre on the Bay un complesso di edifici dal design ultra moderno, che mi colpiscono sempre per la colorazione del tetto che illuminato di notte sembra fatto di oro zecchino. La passeggiata prosegue attraversando le piattaforme galleggianti che permettono di addentrarsi maggiormente nel lembo di mare, offrendo un colpo d’occhio suggestivo dello Skyline della città. Al termine si arriva all’Helix Bridge che percorreremo nella via pedonale che alla sera è incredibilmente illuminata.
Nel percorso ci si avvicina all’Art Science Museum, che si trova sulla riva opposta. Questo museo ha un’architettura molto suggestiva, progettato da Moshe Safdie ha la forma di un fiore di loto aperto e si trova ai piedi del grande Mall situato davanti al Marina Bay Sands Hotel. Da questo punto proseguiamo in direzione del Marina Bay Hotel e visto da sotto è ancora più imponente lo spettacolo delle tre torri e della piattaforma a forma di barca. Lo attraversiamo ed arriviamo ad un parco straordinario, adatto per passeggiate a tutte le ore. Il parco è composto da 101 ettari di terra in cui l’uomo ha cercato di combinare tecnologia e natura, si chiama: Gardens by the Bay. La parte che vi suggerisco di non perdere è la zona chiamata: Supertrees Grove, una foresta composta da 12 alberi artificiali alti 50 metri. Questi alberi hanno la duplice funzione di essere una fonte di energia grazie ai pannelli solari di cui sono dotati e dei raccoglitori di acqua piovana che poi viene filtrata e riutilizzata. Il giardino verticale con il quale sono stati integrati, rende ancora più realistico il colpo d’occhio creando la suggestione di trovarsi in una foresta preistorica. Suggerisco di salire sul OCBC Skyway che è una passerella aerea che collega alcuni alberi artificiali tra loro. Da qui si può comprendere meglio l’unicità del progetto ed avere una visione panoramica della baia di Singapore. Per gli appassionati sappiate che nel parco c’è anche un enorme giardino botanico distribuito in diversi edifici. Il Flower Dome è la serra più grande al mondo, un ambiente enorme dove il clima è mediterraneo e semi-arido, perfetto per ospitare baobab e piante grasse provenienti da tutto il mondo. Un altro edificio è il Cloud Forest, la serra dove è stata ricreata l’ambientazione degli altopiani tropicali, con cascate artificiali e tantissime specie vegetali. Al termine di questa ultima tappa in cui ci siamo immersi nella natura, si prosegue percorrendo il Dragon Bridge dal quale si possono vedere diverse barche illuminate tipiche della cultura cinese e al termine del ponte si attraversa il Marina Bay Sands Hotel per poi arrivare al grande Mall: il Marina Bay shopping Mall. Spettacolare per la cura delle rifiniture e per la ricchezza della sua offerta oltre che per il design dei suoi enormi edifici. All’interno del Mall è possibile fare – oltre allo shopping – delle romantiche crociere su delle piccole imbarcazioni. Ve lo dico come cosa se non altro da vedere, ma non necessariamente da fare. Da qui, è possibile rientrare al punto di partenza facendo diversi percorsi. Quello che feci quella sera, fu scegliere il più veloce. Ormai la stanchezza iniziava a farsi sentire e perché senza accorgermi avevo percorso quasi 8 chilometri in tre ore. Chilometri e ore che erano volate via, rapito dalla bellezza che mi aveva accompagnato.
Marco Cisini